In qualunque fazione ci si voglia schierare, appare ormai evidente che quotidianamente i nostri cieli vengono riempiti con scie di dubbia densità. Basta alzare gli occhi al cielo e se ne vedono le code lasciate da mezzi volanti che si divertono anche a formare disegni geometrici di vario genere.
Da una parte sono imputate a rilascio di vapore acqueo di aeroplani di linea (traffico intenso come la foto sopra), dall’altra rilascio voluto per scopi pochi ancora chiari.
È altresì da notare che il vapore acqueo rilasciato si dissolve in pochi secondi, a differenza di questi scie (chimiche?) che resistono per ore e allargandosi colorano il cielo di un bianco lattiginoso.
Ma andiamo per ordine, era il 10 maggio 2007 quando una testata giornalistica nazionale TG1, manda in onda un servizio dove veniva enunciato che scienziati russi grazie a dodici aerei con i quali hanno immesso, per non far piovere, nell’aria una miscela di azoto, argento e iodio, sottolineando la poca struttura ecologica ma la sicura efficacia, soltanto al fine di salvare l’importante manifestazione e non fare bagnare i partecipanti.
Fonte: https://www.facebook.com/SapereEUnDovere/videos/scie-chimiche-confermate-persino-dal-tg1-del-10-maggio-2007ma-ancora-oggi-c%C3%A8-chi/1042842162431964/
Anche in questo caso viene annunciata subito la bufala, da una parte e il contrario dall’altra.
Più recentemente, siamo ai giorni nostri, uno studio in Calabria ha evidenziato la presenza di metalli pesanti quali bario, alluminio e stronzio, nelle verdure coltivate e nell’acqua piovana. Ovvero il cibo e l’acqua. Sembra che a volere questa ricerca sia stato proprio il primo cittadino di questo paese calabro.
Si parla di geoingegneria, ma purtroppo ancora non si parla del reale scopo che questa (nuova) materia vuole portare a termine.
Di sicuro tutti sanno i danni che questi metalli pesanti inducono nel nostro organismo e al nostro cervello, ad esempio l’alluminio.
Qui diventa più complicato essere accusati di complottismo, questi sono dati scientifici approvati e comprovati all’unanimità da studiosi del settore e i dati sono di pubblico dominio.
In conclusione alzando gli occhi al cielo non si può fare a meno di domandarsi: cosa è tutto questo e perché i Governi non prendo posizione? Quali sono gli interessi che portano a tanto silenzio?
di: Giuseppe Filippi
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.