In un solo giorno, il 27 aprile, 125 minori sono stati recuperati nel mar Mediterraneo, al largo della costa libica. Di questi, 114 non erano accompagnati da un genitore.
Il rischio è che le traversate aumentino durante l’estate
“È una cifra incredibilmente allarmante, la più alta registrata quest’anno e sicuramente una delle più elevate di sempre”, avverte Juliette Touma, direttrice regionale della comunicazione Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite che tutela i diritti dei bambini. “Siamo preoccupati che nei mesi a venire, con le temperature in salita e il meteo che migliora, una quantità sempre maggiore di persone, inclusi minori non accompagnati, proveranno a raggiungere l’Europa nella speranza di una vita migliore”.
I bambini potrebbero finire nei centri di detenzione in Libia
L’Unicef e altre associazioni umanitarie avvertono che la maggior parte dei minori salvati durante l’ultima operazione rischia di essere trasferita nei centri di detenzione in Libia e rimanere bloccata in un ciclo di abusi. Le stime indicano che circa 1.100 bambini si trovino in centri dove manca l’acqua potabile, dove non sono rispettate le basilari norme igieniche e non è garantita alcuna educazione, mentre violenza e sfruttamento sono all’ordine del giorno.
Il Mediterraneo è come “un obitorio a cielo aperto”
Il paese nordafricano “ospita” 51.828 bambini migranti e qualcosa come 14.572 rifugiati che non hanno raggiunto la maggiore età, in base ai dati dell’Unicef. Nonostante i pericoli e la pandemia, non è diminuito il numero di coloro che cercano di raggiungere l’Europa. Almeno 350 migranti, compresi dei bambini, sono annegati o risultano dispersi nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno.
L’appello ai governi
Per questo l’agenzia Onu ha lanciato un appello alle autorità libiche affinché trovino vie più sicure di quella marittima e si impegnino a salvaguardare il benessere dei minori; parallelamente l’appello è rivolto alle autorità europee perché si prendano cura dei migranti che approdano sulle loro coste e rafforzino i meccanismi di ricerca e salvataggio. Perché nessun bambino al mondo, nessun essere umano, dovrebbe essere lasciato solo.
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