Le stradine di Montmartre, certamente. Ma anche i quartieri turistici del centro storico. E quelli residenziali sparsi in tutta la città. Entro la fine dell’anno, a Parigi si potrà circolare solamente a 30 km/h. Il limite di velocità, come già accade in altre città della Francia, sarà infatti generalizzato sull’insieme del territorio urbano, salvo pochi grandi assi nei quali si potrà ancora raggiungere la velocità di 50 km/h.
Gli abitanti di Parigi divisi sul nuovo limite di velocità
Ad annunciare la volontà di adottare la misura – rivoluzionaria, perché mai era stata immaginata per un centro urbano delle dimensioni della capitale transalpina – è stato l’assessore ai Trasporti David Belliard, del partito Europe Ecologie – Les Verts (i Verdi francesi).
Nello scorso mese di autunno il sindaco di Parigi Anne Hidalgo aveva deciso di organizzare una consultazione pubblica online su questa proposta. A partecipare erano state più di 5.700 persone. Il “sondaggio” aveva dimostrato che gli abitanti della metropoli non sono tutti convinti della bontà della misura: al contrario i cittadini si erano divisi a metà, 50 per cento a favore, 50 per cento contrari.
Oggi le auto a Parigi si muovono ad una velocità media di 15 km/h
Ciò nonostante, Hidalgo e Belliard hanno deciso di andare avanti con l’introduzione delle “zones 30”. D’altra parte, si tratta di una politica già attuata sul 60 per cento del territorio parigino, e che in alcuni arrondissements (è il caso dell’undicesimo, nella porzione orientale della città) sono già pressoché generalizzati.
“Questa misura permetterà di fluidificare il traffico, limitando in particolare le accelerazioni pericolose. Nelle prossime settimane avvieremo sul tema delle discussioni con la polizia”, ha dichiarato l’assessore. Che parlando di fronte al consiglio comunale di Parigi ha ricordato anche come la velocità media delle automobili che si spostano sul territorio è di circa 15 km/h. Per gli automobilisti non cambierà nulla, dunque, in termini di temi di percorrenza. Ciò che si potrà evitare è che accelerazioni e frenate brusche causino inquinamento acustico e ambientale. Si potranno inoltre limitare gli incidenti.
Il precedente francese di Grenoble
La stessa scelta è stata adottata cinque anni fa, nel 2016, nella città di Grenoble, governata dal sindaco ecologista Eric Piolle. Quest’ultimo, all’epoca, aveva sottolineato allo stesso modo, un’intervista rilasciata alla televisione Lci, che “ciò che cambia non è tanto la velocità media: a Grenoble si circolava a 18,9 all’ora, calcolando le soste e il traffico, e con i nuovi limiti si scende a 17,3. A cambiare davvero è l’approccio al centro urbano. Il modo di fare attenzione agli altri, soprattutto ai pedoni e a chi usa la bicicletta”.
Intervistato da Lifegate, lo stesso primo cittadino ha aggiunto: “Ero adolescente quando si passò ai 50 km/h: anche all’epoca ci volle un po’ di tempo. Ma sono proprio i cambiamenti lenti quelli più duraturi. E il nostro è un progetto ambizioso: vogliamo cambiare il rapporto stesso tra la popolazione e la città”.
A Parigi si sta anche riflettendo sulla possibilità di abbassare i limiti dii velocità sulla tangenziale circolare che aggira la città, il boulevard périphérique. Attualmente non è possibile superare i 70 km/h. Passando a 50 km/h, secondo l’amministrazione comunale, si potrebbe abbassare il rumore provocato dal traffico di 3 decibel.
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