OGGI LO STATO ITALIANO NUOVAMENTE SI TINGE DI VERGOGNA – I cittadini continueranno a restare inermi?

Minorenni in ospedale con le costole rotte dalla carica della polizia

L’Organizzazione Intergovernativa per la Difesa dei Diritti Umani condanna fermamente l’uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici a Pisa, con richieste di spiegazioni al Prefetto locale.

Pisa, Italia – In un’azione senza precedenti che ha scosso la comunità internazionale, la città di Pisa è stata teatro di una brutale repressione delle manifestazioni studentesche, con la Polizia di Stato che ha caricato e maltrattato giovani manifestanti durante una protesta pacifica. L’Organizzazione Intergovernativa per la Difesa dei Diritti Umani (CNU) condanna fermamente queste violazioni dei diritti umani e pone sotto accusa il Prefetto locale per l’uso ingiustificato e sproporzionato della forza.

Le immagini drammatiche che emergono dalle strade di Pisa mostrano giovani studenti brutalmente respinti e colpiti con manganelli mentre cercano di esercitare il loro diritto costituzionale alla libera manifestazione di opinione. Questo atto di violenza, avvenuto durante una manifestazione organizzata per esprimere solidarietà al popolo palestinese, ha suscitato una forte reazione in tutto il mondo e sollevato interrogativi sulla legittimità delle azioni delle forze dell’ordine.

La CNU chiede al Prefetto di Pisa di fornire spiegazioni immediate e trasparenti sulle circostanze che hanno portato a questa violenta repressione e di assumersi la responsabilità per le conseguenze delle sue azioni. “Nessuna ragione può giustificare l’uso della forza contro manifestanti pacifici che esercitano il loro diritto fondamentale alla libertà di espressione”, “Il Prefetto deve essere ritenuto responsabile per queste violazioni dei diritti umani e deve garantire che i responsabili siano identificati e portati di fronte alla giustizia, non si possono compiere azioni generalizzate ma devono essere mirate ai responsabili di azioni illegali”.

L’azione della polizia a Pisa ha sollevato preoccupazioni su una possibile erosione dei diritti democratici e delle libertà fondamentali in Italia. Mentre la comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi della situazione, la CNU ribadisce il suo impegno a difendere i diritti umani e a promuovere la giustizia e l’uguaglianza in tutto il mondo.

In conclusione, l’Organizzazione Intergovernativa per la Difesa dei Diritti Umani condanna fermamente la violenta repressione delle manifestazioni a Pisa e chiede al Prefetto di assumersi la responsabilità per le sue azioni.

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Il sindaco: “Profondamente amareggiato” 

“Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto” il commento, sulla sua pagina Facebook, del sindaco di Pisa, Michele Conti, che guida la maggioranza di centrodestra.     

Il rettore: “Sconcerto per scontri con studenti feriti”

Sugli scontri è intervenuto anche il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi esprimendo “profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori”. L’università “in attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine – si legge in una nota – auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca. Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme”.

Cariche anche a Firenze

Cariche della polizia si sono verificate anche alla manifestazione pro Palestina oggi a Firenze, quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell’ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali, dove si è poi conclusa la manifestazione sulle note di ‘Casa mia’ di Ghali, senza ulteriori tensioni. 

La questura di Firenze in merito ai fatti accaduti stamani spiega che le cariche sono scattate quando i partecipanti al corteo, da piazza Ognissanti hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per dirigersi verso il consolato Usa, il cui percorso non era autorizzato.

La protesta nel capoluogo toscano organizzata in occasione dello sciopero Cobas

La protesta era organizzata in occasione dello sciopero generale proclamato dai Cobas. “La polizia ha alzato i manganelli, c’è stata una carica per impedire, come annunciato, di manifestare pacificamente sotto il consolato Usa – ha detto Luca Toscana di Si Cobas -. Per la terza volta gli Stati Uniti si sono opposti, mettendo il veto, al cessate il fuoco per fermare il genocidio che sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo. Per questo abbiamo proclamato questo sciopero generale, e l’adesione è stata alta, soprattutto nel tessile, nella logistica, ma qui in piazza c’erano anche docenti, lavoratori della sanità, insieme agli studenti”. “Una studentessa è in ospedale per una manganellata – ha aggiunto -, che l’ha colpita sotto gli occhi, ricevuta mentre era ferma. Probabilmente dovrà ricevere dei punti sutura. C’è un clima inquietante e inaccettabile di censura. Mentre davanti a quello che sta accadendo dobbiamo sempre di più alzare la voce e chiedere il cessate il fuoco e il ripristino del diritto internazionale”. Poco prima dell’avvio del corteo Abed Dass, presidente della Comunità palestinese di Firenze, aveva sottolineato: “Dopo cinque mesi di genocidio – ha detto – siamo molto contenti che la questione palestinese sia arrivata anche a toccare l’anima dei giovani, per noi è molto importante che anche loro abbiano deciso di scendere in strada e manifestare per chiedere di fermare questa guerra, questo genocidio”. “Siamo tutti qui per chiedere di dare forza alla pace – ha aggiunto – e speriamo che questa voce arrivi alle nostre istituzioni per darci la possibilità di costruire tutti insieme una pace duratura che dia giustizia a tutti quanti”.

fonte: Manifestazione pro Palestina a Pisa e Firenze: cariche della polizia | Sky TG24

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