Solidarietà dopo l’alluvione: donati 26 PC ricondizionati alle famiglie bisognose
Andrea Casalboni Human Rights Defender della CNU e Monica, entrambi volontari in un momento difficile per le loro città , insieme a Digital Sheba, donano dispositivi alle famiglie colpite dall’alluvione

Da mesi, Andrea Casalboni e Monica Degli Innocenti che vediamo in questa immagine recente (entrambi a sinistra lui maglia nera, centrale lei maglia bianca nell’immagine), volontari impegnati nella difesa dei diritti umani con la CNU, hanno lavorato incessantemente per aiutare le famiglie colpite dall’alluvione a rientrare nelle loro case e a ritrovare un minimo di normalità. Una delle principali richieste ricevute era quella di fornire PC ai ragazzi, utilizzati sia per lo studio che per il tempo libero prima del disastro naturale, sia in Toscana che in Romagna.

Per rispondere a queste esigenze, hanno stretto una preziosa collaborazione con Massimiliano De Cinque, fondatore di Digital Sheba, un’organizzazione che da anni si impegna nel recupero e ricondizionamento di dispositivi elettronici destinati alla discarica, per poi donarli a famiglie bisognose.

Grazie a questa collaborazione, sono stati ottenuti 26 PC ricondizionati, di cui 6 destinati alla Toscana. Un gesto di grande generosità che ha permesso a molte famiglie di tornare alla normalità dopo i momenti difficili vissuti a causa dell’alluvione.

Il prossimo incontro è previsto a Bologna, dove le famiglie toscane riceveranno i PC e si incontreranno con altre famiglie pronte a fare da staffetta per il trasferimento dei dispositivi. Gli altri PC saranno distribuiti alle famiglie di Forlì, Cesena e Conselice, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita di chi ha subito gravi perdite a causa della calamità naturale.

Questo gesto di solidarietà dimostra quanto sia importante l’impegno sociale e la collaborazione tra individui e organizzazioni per affrontare le sfide e le difficoltà che la vita ci pone di fronte. La generosità di Andrea, Monica e di Digital Sheba ha reso possibile un piccolo ma significativo passo verso la ricostruzione delle comunità colpite dall’alluvione.

o che affrontano gravi disagi esistenziali.

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