Edoardo Fumagalli è giovanissimo (classe 1989), ma ha già una grande esperienza maturata in Italia, a contatto con i migliori professionisti da Gualtiero Marchesi a Daniel Canzian, da Enrico Crippa a Anthony Genovese, ma anche all’estero, tra Edimburgo, Parigi e New York, con i migliori chef stellati internazionali. Grazie alla sua professione, Edoardo ha girato il mondo, ma soprattutto ha avuto la possibilità di conoscere grandissimi chef da cui ha imparato il proprio mestiere.
A soli ventisei anni ha ricevuto la prima stella Michelin e nel 2017 è stato dichiarato miglior chef emergente d’Italia alla San Pellegrino young chef. Nel 2019 è stato accolto dalla famiglia Lunelli come chef nella loro Locanda Margon, immersa tra i vigneti delle loro Cantine Ferrari sulle pendici del monte Bondone, a pochi chilometri da Trento.
Fin da bambino ho sempre cercato un modo alternativo per comunicare le mie emozioni, e a quattordici anni scelsi la cucina
Ma come ha fatto Edoardo, così giovane, a raggiungere questi importanti traguardi? Sicuramente grazie al suo talento innato, la disciplina, la costanza e il rigore, ma anche al fatto che, fin da bambino, abbia cercato un modo alternativo di comunicare le proprie emozioni e a quattordici anni lo abbia trovato proprio nella cucina.
Edoardo Fumagalli e l’importanza di saper scegliere
Materie prime, tecnica e creatività: queste sono le parole chiave della cucina di Edoardo. La sua cucina è capace di esaltare con sapiente tecnica e libertà di esecuzione la semplicità degli ingredienti scelti, cercati e raccolti con cognizione e consapevolezza, nel rispetto della stagionalità, del territorio e delle sue peculiarità.
Non solo la ricerca degli ingredienti, ma anche quella meticolosa degli strumenti adatti e che, nella realizzazione di una ricetta, riescano a rispettare le materie prime d’eccellenza: questa è la cura che Edoardo applica quotidianamente per ottenere i suoi straordinari risultati.
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La selezione degli ingredienti e degli strumenti giusti, quindi, sta alla base della cucina di Edoardo ed è una fase importante per la buona riuscita di qualsiasi tipo di ricetta. Ma quello della scelta è per lui un tema fondamentale, che va al di là della sua professione e che prescinda dall’ambito culinario.
Penso che la sostenibilità debba partire anche dalle nostre scelte. Perché in fondo la cucina è un modo per esprimere se stessi e per far bene agli altri.
Sostenibilità: un’opzione imprescindibile
Il tema della scelta è sempre più legato a quello della sostenibilità. Oggi possiamo scegliere in modo consapevole un’alimentazione sempre più sostenibile, riducendo gli sprechi, le emissioni e i consumi e, grazie a innovazione e tecnologia, siamo in grado di preferire il consumo di prodotti più rispettosi dell’ambiente e della società, che racchiudono in sé elementi di consapevolezza.
Tra le soluzioni che vanno in questa direzione, la transizione verso la mobilità elettrica ricopre un ruolo fondamentale in questo senso, e risponde concretamente alle esigenze di sostenibilità nel quotidiano di tutte le persone sensibili al tema della tutela dell’ambiente.
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