Chi ha detto che solo le grandi multinazionali si possano permettere la blockchain, la tecnologia più promettente del momento? Spartan Tech, startup tutta italiana, è partita da questa domanda per sviluppare una serie di tecnologie che qualsiasi impresa può integrare nei propri sistemi, velocemente e senza necessità di ingenti investimenti monetari o particolari competenze tecniche. Come Timesafe, un sistema per mettere al sicuro i propri documenti, certificarli e gestirli. A spiegarci meglio come funziona è Erik Somaschini, partner Spartan Tech. L’abbiamo incontrato a Milano presso i luminosi spazi di The Village, ecosistema dedicato alle startup del mondo fintech che fa capo al gruppo bancario Crédit Agricole.
Timesafe porta anche nelle Pmi l’archiviazione sicura dei dati
“Timesafe nasce come tecnologia democratica. È accessibile, è facile da usare, è semplice da implementare nei propri sistemi informativi ed è economica”, spiega Erik Somaschini. “Ciò non preclude che possa essere utilizzata anche da grandi imprese, ma il nostro obiettivo era quello di supportare le piccole imprese italiane, come per esempio gli studi legali, i notai; insomma, tutto il mondo dei professionisti”.
A queste realtà la blockchain permette di depositare e stoccare i dati in modo sicuro, attraverso la crittografia e la loro allocazione su registri distribuiti su migliaia e migliaia di server. “Eventuali comportamenti fraudolenti vengono evidenziati e immediatamente corretti”, precisa Somaschini. Una volta certificati, i dati possono essere anche valorizzati, cioè acquisire un valore patrimoniale. Con un occhio di riguardo anche per il consumo di energia, tema su cui di recente ha espresso una certa preoccupazione anche Bill Gates. È vero infatti che la blockchain di per sé è energivora, ma Spartan Tech ha sviluppato una tecnologia che permette di ridurre i consumi di oltre 6 ordini di grandezza.
Quando le startup sono sostenibili per natura
Spartan Tech è una delle prime realtà entrate a far parte di LifeGate Way, l’ecosistema creato da LifeGate per selezionare e far crescere le startup coerenti con i suoi principi: people, planet e profit. Si tratta di uno dei progetti resi possibili dalla campagna di equity crowdfunding lanciata da LifeGate per il suo ventesimo compleanno, che si è chiusa con più di 1.800 nuovi soci e oltre 2 milioni di euro raccolti. Numeri che la attestano tra le più partecipate di sempre sulla piattaforma MamaCrowd.
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