Nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 marzo due imbarcazioni cariche di migranti dirette in Italia e partite dalla costa di Sfax, in Tunisia, si sono capovolte causando almeno 39 morti. Il naufragio è avvenuto al largo delle isole Kerkennah, sulla rotta migratoria più pericolosa al mondo. Tra le vittime ci sono anche diversi bambini, almeno quattro, stando all’ultimo bilancio reso noto dal ministero della Difesa di Tunisi, che riporta anche il salvataggio di 165 persone. Non si esclude però che possano esserci dei dispersi.
La dinamica del naufragio al largo della Tunisia
Non è ancora chiara la dinamica del naufragio e cosa abbia causato il capovolgimento delle imbarcazioni che stavano tentando di raggiungere le coste europee. Erano 93 i migranti a bordo, tutti di differenti nazionalità, per la maggior parte provenienti dall’Africa subsahariana. Come ha spiegato il portavoce della Guardia nazionale tunisina Houcem Eddine Jebabli, i cadaveri sono stati recuperati dai soccorritori alcune miglia al largo del porto di Sfax ma le ricerche di eventuali superstiti e di altri corpi sono ancora in corso.
Tra le cause dell’incidente, secondo Jebabli, ci sarebbero il cattivo stato delle imbarcazioni e il fatto che fossero sovraccariche. A questo naturalmente si aggiunge la crisi socio-economica che imperversa nel paese e che sta smorzando l’entusiasmo nei confronti della giovane democrazia tunisina. Alle manifestazioni che si sono svolte nelle ultime settimane in diverse città, la polizia sembra rispondere con la forza e la repressione. Il malessere della popolazione è evidente, tanto più se si considera la precarietà della situazione economica e sociale aggravata dal coronavirus, e non fa altro che aumentare le partenze dalla Tunisia.
Più di 230 persone arrivate a Lampedusa nel 2021
In questi primi mesi del 2021 sono arrivate a Lampedusa complessivamente più di 230 persone provenienti dall’area di Sfax. Ma anche Pantelleria ha visto numerosi sbarchi. Incessanti anche le morti avvenute nel Mediterraneo: l’ultimo triste caso che ha coinvolto la Tunisia è quello avvenuto tra il 12 e il 13 febbraio, quando un’imbarcazione in difficoltà è stata soccorsa dalla marina tunisina al largo di Lampedusa. Secondo le informazioni disponibili, la barca era partita da Sidi Mansour, nella provincia di Sfax, e le 48 persone a bordo erano di varie nazionalità africane. A causa del maltempo la marina tunisina ha dovuto interrompere le operazioni di soccorso: delle 48 persone a bordo, 25 sono state tratte in salvo e ricondotte in Tunisia, una è morta e le altre 22 sono state dichiarate disperse.
Dall’inizio di quest’anno, secondo i dati forniti dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) sono arrivati in Italia via mare 5.685 migranti, registrando un aumento del 123 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Di questi, 1.666 sono arrivati dalla Tunisia, 3.672 dalla Libia e diverse centinaia anche da Algeria e Turchia.
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